La malattia di Huntington (HD) è una patologia rara, di tipo ereditario e degenerativo, che causa movimenti continui e scoordinati, disturbi cognitivi e del comportamento, il cui esordio avviene intorno ai 40-50 anni. La trasmissione della malattia è ereditaria. Attualmente la HD ha una prevalenza di circa 3-7 casi per 100.000 abitanti di discendenza europea occidentale. In Italia, si stima che la malattia interessi circa 6-7.000 persone, mentre gli individui attualmente a rischio di ammalarsi sarebbero 30-40.000. Il gene responsabile della HD si trova sul cromosoma 4.

Il codice di esenzione della malattia di Huntington è RF0080 ("Corea di Huntington").

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USA - Uno studio statunitense, condotto sul modello animale, offre una nuova potenziale soluzione terapeutica per rallentare la progressione della Malattia di Huntington.
Il trattamento con un nuovo agente che inibisce l’attività dell’enzima SIRT2, regolatore di molte funzioni cellulari, ha dimostrato una buona efficacia nel rallentare la perdita della funzione motoria e ritardare la mortalità nel modello murino della malattia.

Mozione al Senato, Biondelli: “l'intervento del Sistema sanitario sull'Huntington è ancora tutto da costruire”

Roma - E’ stata presentata ieri al Senato, da Franca Biondelli (PD), una mozione per impegnare il Governo a prendere in considerazione l’estensione degli interventi finanziari già previsti per altre patologie anche alle persone colpite dalla Malattia di Huntington.

Il metodo messo a punto in Spagna ha ritardato l’insorgenza della malattia nei topi

Spagna - Uno studio spagnolo pubblicato sulla celebre rivista PNAS suggerisce che sia possibile ostacolare lo sviluppo della malattia di Huntington  riducendo l’espressione cromosomica del gene mutante causa della patologia.

Il trattamento con Latrepirdina non ha migliorato le performance cognitive dei pazienti con malattia di Huntington. Questo è il risultato dello studio multicentrico di fase II Horizon, pubblicato integralmente sugli Archives of Neurology.

Lo studio continuerà grazie a Teva

Continua la ricerca di potenziali farmaci per il trattamento della malattia di Huntington. La società farmaceutica Teva ha acquistato, infatti, il farmaco Huntexil (acr16) e si impegnerà a garantire una nuova sperimentazionein fase 3 come richiesto da FDA ed EMA.

Da AICH Onlus uno strumento utile per non farsi ingannare dai titoli altisonanti

Aich Onlus Roma, Associazione Italiana Corea di Huntington (MH), ha recentemente pubblicato un interessante articolo intitolato “Dieci regole d’oro per leggere un articolo scientifico sulle novità della ricerca”. L’obiettivo è quello di proteggere i lettori dalle false promesse dei titoli altisonanti, promesse che la ricerca forse non sarà mai in grado di garantire, se non sul lungo periodo.

La scoperta da uno studio pubblicato su “Restorative Neurology and Neuroscience”

Alcuni studi hanno dimostrato che i fattori neurotrofici, che svolgono un ruolo nello sviluppo e nella sopravvivenza dei neuroni, hanno notevole potenziale terapeutico e rigenerante per malattie neurologiche come il morbo di Huntington. Recentemente un team medico è riuscito ad impiantare un dispositivo per l’inserimento di fattori neurotrofici nel cervello di alcune cavie da laboratorio, con risultati sorprendenti.

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