Il deficit di lipasi acida lisosomiale (LAL-D) è una malattia metabolica genetica, progressiva ed estremamente rara, causata da una mutazione omozigote o eterozigote composta nel gene LIPA, sul cromosoma 10q23. A causa della condizione, lattanti, bambini e adulti presentano un accumulo continuo e incontrollato di esteri del colesterolo e di trigliceridi, con conseguente danno multiorganico e decesso prematuro. I pazienti affetti da questa patologia sono soggetti a disturbi della crescita, grave malassorbimento, manifestazioni epatiche (fibrosi, cirrosi e insufficienza d'organo), processi aterosclerotici accelerati, malattie cardiovascolari e altre conseguenze devastanti. I lattanti ai quali è stata diagnosticata la LAL-D manifestano una sintomatologia grave ad insorgenza precoce a un’età media di 1,1 mesi. Nei pazienti pediatrici e adulti, l’età media di esordio della patologia è di 5,8 anni (intervallo: 0-42 anni di età), con  presentazione dei pazienti affetti pari o inferiore a 12 anni nell’83% dei casi. L’età media dei lattanti affetti al decesso corrisponde a 3,7 mesi e quasi il 100% dei lattanti ai quali è stata diagnosticata presenta disturbi della crescita e il decesso si verifica entro 1 anno dalla nascita. Inoltre, la letteratura pubblicata, relativa a 135 casi, ha evidenziato che il 51% dei pazienti progrediva verso la fibrosi, la cirrosi o il decesso.

FORME – La carenza di lipasi acida lisosomiale provoca due fenotipi distinti negli esseri umani: la malattia di Wolman e la malattia da accumulo degli esteri del colesterolo (CESD). La Malattia di Wolman consiste in una patologia fulminante dell'infanzia a esordio precoce, con una massiccia infiltrazione nel fegato, nella milza e in altri organi da parte di macrofagi pieni di esteri del colesterolo e trigliceridi. La malattia è molto rara, con un'incidenza inferiore a un caso su 100.000 nati vivi, e la morte avviene nei primi anni di vita. Il codice di esenzione del deficit di lipasi acida lisosomiale (malattia di Wolman) è RCG180 (afferisce al gruppo "Altre malattie da accumulo lisosomiale"). La CESD è, invece, un disturbo più mite e a esordio più tardivo, con interessamento epatico primario da parte dei macrofagi saturi di esteri del colesterolo. Questa malattia viscerale lentamente progressiva ha un ampio spettro di coinvolgimento che va dall'insorgenza precoce con grave cirrosi a quella più tardiva con malattia epatica più lentamente progressiva e sopravvivenza fino all'età adulta.

MANIFESTAZIONI SISTEMICHE – La LAL-D compromette molteplici sistemi organici vitali. Infatti, l’87% dei pazienti affetti presenta manifestazioni della malattia in più di un sistema organico: fegato (tra i più comuni e diffusi sintomi clinici della LAL-D, interessando circa l’86% dei pazienti), sistema cardiovascolare (compromissioni manifestate nel 87% dei pazienti), milza (nel 36% si presentano manifestazioni come splenomegalia, ipersplenismo, anemia e trombocitopenia) e apparato gastrointestinale (l’accumulo di substrati lipidici nell’intestino si presenta nel 22% dei pazienti).

TRATTAMENTO – Per la malattia di Wolman non esiste al momento un trattamento specifico. Tuttavia, in due casi, il trapianto molto precoce di sangue del cordone e di midollo osseo hanno dato buoni risultati al follow-up di quattro anni. Per la CESD, il trattamento sintomatico consiste in una dieta a basso contenuto di colesterolo con somministrazione di inibitori della HMG-CoA reduttasi (lovastatina e i suoi derivati), che determinano una drastica riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo, trigliceridi e colesterolo LDL. La somministrazione contemporanea di colestiramina o, più recentemente, di ezetimibe è stata testata con buoni risultati. Al momento non è disponibile un trattamento specifico, ma sono stati ottenuti risultati incoraggianti con la terapia sostitutiva enzimatica e la terapia genica nei topi “knock-out” e con un fenotipo simile a quello della CESD.

ASSOCIAZIONI – In Italia esistono diverse associazioni che si occupano delle malattie metaboliche. Qui è disponibile l'elenco completo.

Scarica qui la scheda informativa sulla malattia.

Consulta il nostro servizio L'ESPERTO RISPONDE dedicato al deficit di lipasi acida lisosomiale: clicca QUI per accedere alla sezione per pazienti adulti e QUI per accedere alla sezione per pazienti pediatrici.

La società farmaceutica Alexion ha annunciato che il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha raccomandato l'autorizzazione alla commercializzazione europea di Kanuma® (sebelipase alfa), un farmaco candidato al trattamento della malattia metabolica ultra-rara conosciuta col nome di deficit di lipasi acida lisosomiale (LAL-d). Sulla base del parere positivo del CHMP, la decisione della Commissione Europea in merito all'approvazione definitiva del farmaco è attesa per il terzo trimestre di quest'anno.

Il deficit di lipasi acida lisosomiale è una rara malattia causata dalla carenza dell’enzima LAL, che provoca un accumulo di trigliceridi e colesterolo nell’intestino, nel fegato e in altre parti del corpo. La compagnia biofarmaceutica Synageva, che produce il farmaco Kanuma (sebelipase alfa), ha recentemente presentato una Biologics License Application (BLA) alla U.S. Food and Drug Administration (FDA) e una Marketing Authorization Application (MAA) alla European Medicines Agency (EMA) come trattamento per i pazienti con deficit di lipasi acida lisosomiale. L’EMA ha recentemente convalidato il MAA e accolto la richiesta della società per la valutazione accelerata, che ha il potere di ridurre i tempi di revisione regolamentare.

La sperimentazione per ora è solo in fase 2 e su un numero bassissimo di pazienti

Boston - Il deficit di lipasi acida lisosomiale, di cui la malattia di Wolman rappresenta il più grave quadro clinico, comporta diverse anomalie da accumulo dei lipidi (l'accumulo del colesterolo esterificato, con anomalie nell'accumulo dei trigliceridi) che si traducono in sintomi epatici più o meno gravi.
Un recente studio, presentato alla riunione annuale dell’Associazione Americana per lo Studio delle Malattie del Fegato svoltosi a Boston, ha annunciato i risultati positivi del farmaco orfano sebelipase per il trattamento di questa patologia.

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