L’acidosi tubulare renale distale (dRTA), o acidosi tubulare renale di tipo 1, è una malattia ereditaria rara e cronica che rappresenta il 10% circa di tutte le tubulopatie (patologie dei tubuli renali). La dRTA è dovuta ad una ridotta escrezione urinaria di acido da parte dei tubuli distali dei reni, ed è perciò caratterizzata da una diffusa acidosi metabolica ipercloremica (accumulo di acidi nell'organismo associato ad un aumento dei livelli ematici di cloro) unita ad un aumento dei livelli di calcio nelle urine (ipercalciuria) e, spesso, ad un abbassamento dei livelli di potassio nel sangue (ipokaliemia). In rari casi, la dRTA non viene trasmessa geneticamente ma insorge in seguito ad altre malattie (soprattutto la sindrome di Sjogren), a trapianto di reni o a trattamento prolungato con alcuni farmaci (come amfotericina B, ifosfamide, litio): in queste forme acquisite, la dRTA può associarsi a ipokaliemia, iperkaliemia o normokaliemia.

Il codice di esenzione dell'acidosi tubulare renale distale è RJG010 (afferisce al gruppo "Tubulopatie primitive").

La sezione Acidosi Tubulare Renale distale è realizzata grazie al contributo non condizionante di SPA (Società Prodotti Antibiotici).

acidosi tubulare renale distale, Società Prodotti Antibiotici

L’acidosi tubulare renale distale è causata da mutazioni a carico dei geni SLC4A1, ATP6V1B1 o ATP6V0A4, e può trasmettersi per via autosomica dominante (AD) o autosomica recessiva (AR). La malattia può insorgere a tutte le età: le forme AD vengono più frequentemente diagnosticate in adulti e adolescenti, mentre le forme AR in bambini e neonati. I pazienti con dRTA possono essere asintomatici o mostrare segni di debolezza, poliuria (produzione abbondante di urina associata ad un aumento della frequenza della minzione) e polidipsia (stato di sete intensa che porta ad ingerire notevoli quantità di liquidi) dovuti all'ipokaliemia. Nei bambini più piccoli si possono osservare episodi di disidratazione, vomito o febbre, e la patologia può essere causa di un ritardo nella crescita o di rachitismo. Nel tempo, l'accumulo di sali di calcio in corrispondenza dei reni (nefrocalcinosi) può dar luogo a calcinosi ricorrenti e il danno strutturale dei tubuli renali e può progredire fino alla malattia renale cronica. In alcuni pazienti, generalmente positivi a mutazioni nei geni ATP6V1B1 o ATP6V0A4, la dRTA può accompagnarsi anche a sordità. Infine, nei casi più gravi, l'ipokaliemia e le alterazioni elettrolitiche dovute alla malattia possono provocare aritmie cardiache e paralisi, fino a condurre ad esiti fatali.

La mancanza di sintomi specifici rende difficile diagnosticare l'acidosi tubulare renale distale prima della comparsa di problemi evidenti ai reni. La figura del nefrologo pediatra riveste un ruolo di primo piano per l'identificazione della malattia nei bambini. La dRTA deve essere sospettata nei pazienti con acidosi metabolica associata a gap anionico urinario positivo. I test di approfondimento prevedono la determinazione del pH serico e urinario (quest’ultimo rimane superiore a 5,5 durante l’acidosi sistemica), l'esame dell’osmolalità e il dosaggio degli elettroliti, della creatinina urinaria e dell’azotemia. La diagnosi può essere confermata dall'analisi genetica.

L’acidosi tubulare renale distale è una malattia cronica che prevede un trattamento da seguire per tutta la vita. La terapia è sintomatica e, nella maggior parte dei casi, prevede la correzione del pH e dell’equilibrio elettrolitico attraverso somministrazione di alcalinizzanti, eventualmente associati a potassio citrato.

Fonti principali:
Orphanet
- Cao A, Dallapiccola B, Notarangelo LD. "Malattie genetiche. Molecole e geni. Diagnosi, prevenzione e terapia" (ed. Piccin-Nuova Libraria - 2004)
- Genetic and Rare Diseases Information Center (GARD)

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Dott.ssa Giulia Florio (Università “Vanvitelli” di Napoli): “Insieme ai colleghi di Padova abbiamo valutato un metodo per misurare la bicarbonatemia nella saliva”

Un aspetto essenziale nel campo delle malattie rare consiste nel cercare di rendere gli strumenti per la diagnosi non soltanto sempre più rapidi ma anche meno invasivi per i pazienti, soprattutto quando una patologia tende a manifestarsi fin dalla tenera età. È proprio questo il caso dell’acidosi tubulare renale distale (dRTA), una malattia rara nella quale l’accumulo di acidi nell’organismo è causa di una situazione nota come acidosi metabolica.

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Intervista-video a Tommaso Balasso, coordinatore del Gruppo Acidosi tubulare renale all’interno dell’associazione “Il Sogno di Stefano”

Come si affronta una malattia come l’acidosi tubulare renale distale (dRTA), che colpisce i bambini incidendo in maniera radicale sulla loro qualità di vita e sulle loro abitudini quotidiane? Tommaso Balasso, padre di un bimbo affetto da questa rara patologia, scommette sulla condivisone delle esperienze, ma anche sullo sport come occasione di incontro e terreno fertile per lo sviluppo di qualità utili ad affrontare le barriere che la malattia ogni giorno mette sul cammino dei pazienti e dei loro familiari (clicca qui o sull’immagine dell’articolo per guardare l’intervista-video).

Il primo incontro nazionale dei pazienti con acidosi tubulare renale distale

L’evento si svolgerà dall'8 al 10 aprile: un'occasione di confronto e condivisione tra pazienti e medici esperti di questa rara patologia nefrologica 

Montecatini Terme (Pistoia) – Dopo tre anni di pausa forzata per la pandemia di COVID-19, la comunità dei pazienti affetti da acidosi tubulare renale distale si ritrova in occasione del secondo incontro nazionale, che si svolgerà a Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, dall'8 al 10 aprile.

Farmaci

Il farmaco si basa su un'innovativa combinazione di granuli a rilascio prolungato di citrato di potassio e bicarbonato di potassio

Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha adottato un parere positivo raccomandando l'approvazione del farmaco ADV7103 (Sibnayal®) come terapia per l'acidosi tubulare renale distale (dRTA). La Commissione Europea (CE) esaminerà ora la raccomandazione del CHMP e prenderà una decisione definitiva sull'autorizzazione all'immissione in commercio di ADV7103 nell'Unione Europea.

Il Sogno di Stefano

All’interno dell’associazione “Il Sogno di Stefano” si è creato uno spazio dedicato alle famiglie che convivono con la patologia

Quasi un anno fa si è tenuto a Padova il primo incontro tra medici e genitori di bambini affetti da acidosi tubulare renale distale (dRTA), una rara patologia nefrologica che colpisce in gran parte individui in tenera età e si caratterizza per un diffuso stato di acidosi metabolica. L’incontro, svoltosi a settembre, è stato reso possibile dall’infaticabile lavoro di Tommaso e Giorgia Balasso, due genitori che, vivendo la dRTA da vicino, hanno compreso il valore dell’aggregazione e della comunione di esperienze per superare i momenti difficili e per tentare di trovare le risposte ai molti dubbi che una patologia sconosciuta come questa solleva.

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La video-intervista di OMaR alla dott.ssa Francesca Becherucci, dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze

L’acidosi tubulare renale distale (dRTA) è una patologia originata da ben determinate mutazioni (nei geni SLC4A1, ATP6V1B1 o ATP6V0A4) che interessano le subunità di alcuni scambiatori ionici presenti nel tubulo renale, grazie ai quali si mantiene l’equilibrio idro-elettrolitico. Pertanto, i pazienti, fin da bambini, affrontano uno stato di acidosi metabolica e sperimentano sintomi quali vomito, perdita di peso e ritardo della crescita.

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Oltre a questo network di riferimento, in Europa esiste anche un Registro dedicato alla malattia

Le Reti di Riferimento Europee (ERN) sono reti virtuali che collegano professionisti della salute di vari ambiti in tutta Europa, favorendo così un flusso di conoscenze di alta qualità rivolto alla miglior gestione possibile del paziente con una malattia rara o complessa. In particolare, la rete ERKNet (European Rare Kidney Disease Reference Network) è specificamente dedicata alle patologie renali rare e di questo network fanno parte diversi Paesi, tra i quali l’Italia.

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