Uno studio del dipartimento di Oncologia dell’Università di Helsinki ha valutato il rischio di recidiva dei tumori stromali gastrointestinali (GiST) dopo l’intervento chirurgico. Il team medico ha valutato i fattori prognostici dei pazienti operabili, confrontandolo con i sistemi di stratificazione del rischio già utilizzati, per sviluppare un sistema di valutazione il più preciso possibile.

Uno studio di fase tre ha confermato che il farmaco sperimentale Regorafenib è in grado di migliorare la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con tumori gastrointestinali stromali metastatici e/o non resecabili (GIST) con malattia in progressione nonostante precedente trattamento con imatinib e sunitinib. Lo ha annunciato la stessa Bayer, produttrice del farmaco.

Se ne è discusso al convegno organizzato dall’Agist. Guarda la videointervista

Il farmaco intelligente Imatinib è in grado di ridurre la recidiva dei GIST, i tumori stromali gastrointestinali, sarcomi rari del tratto gastroenterico. I GIST sono i tumori mesenchimali più frequenti nell’apparato gastrointestinale e rappresentano in tutto circa il 3 per cento dei tumori gastrointestinali, si presentano con una frequenza di 1,5 casi ogni 100.000 persone l'anno. La notizia di questa ulteriore possibilità di utilizzo del farmaco, che va dunque oltre l’impiego nella fase acuta, viene dall’ASCO, il più importante congresso di oncologia internazionale, ed è stata riportate e discussa nel corso di una conferenza organizzata il 22 giugno scorso a  Milano dall’Associazione Italiana Gist. Per l’occasione sono state girate anche due videointerviste molto interessanti; una di queste a Paolo Casali, dell’ IRCCS Istituto Nazionale Tumori Milano.     

Costato (A.I.G): "La mancanza di informazioni è un nemico, e gli oncologi devono mettersi in rete"

Anche i pazienti affetti da tumori rari chiedono di più. Tra i primi ad avanzare richieste specifiche in tal senso sono quelli affetti da GIST – un tipo di sarcoma che colpisce l’apparato gastrointestinale. Il 22 giugno scorso l’Associazione Italiana Gist, che ha cominciato le sue attività nel 2006, ha infatti organizzato una conferenza per fare il punto sulle novità terapeutiche ma anche per richiamare l’attenzione che la legge offre, rispetto a molti malati rari, ai pazienti affetti da tumori rari.  Quella che segue è un’intervista alla Presidente dell’Associazione Italiana GIST ONLUS Anna Costato.

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