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Assegno di Inclusione e caregiver

L’INPS semplifica il riconoscimento automatico dei coefficienti nella scala di equivalenza, garantendo maggiore equità ai nuclei familiari con carichi di cura

Con il Messaggio n. 592 del 17 febbraio 2025, l'INPS ha introdotto importanti novità riguardanti l'Assegno di Inclusione (ADI), semplificando il riconoscimento dei coefficienti legati ai carichi di cura all’interno dei nuclei familiari beneficiari. Questa modifica mira a rendere più equa e automatica l'attribuzione dell’assegno, evitando possibili errori o ritardi nella valutazione delle domande.

COS'È L'ASSEGNO DI INCLUSIONE E CHI NE HA DIRITTO

L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico destinata ai nuclei familiari in condizioni di disagio economico, introdotta per sostituire il Reddito di Cittadinanza. Il beneficio è erogato a chi possiede un ISEE inferiore a 9.360 euro annui e rispetta altri requisiti patrimoniali e reddituali, con particolare attenzione ai nuclei familiari in cui sono presenti persone con disabilità, minori o over 60.

L'importo dell’ADI varia in base alla composizione del nucleo familiare ed è calcolato sulla base di una scala di equivalenza. Questa scala tiene conto del numero di componenti della famiglia e di eventuali condizioni di fragilità, assegnando coefficienti specifici per ogni membro in base alla sua condizione (ad esempio, la presenza di una disabilità grave o la necessità di assistenza continuativa).

IL RUOLO DEI CARICHI DI CURA NELL’ASSEGNO DI INCLUSIONE

Uno degli elementi fondamentali nel calcolo dell’ADI è il riconoscimento dei cosiddetti “carichi di cura”, ovvero la presenza di membri della famiglia che necessitano di assistenza. Fino ad oggi, per ottenere il coefficiente aggiuntivo previsto dalla scala di equivalenza, era necessario dichiarare esplicitamente questi carichi nella domanda di accesso al beneficio, con il rischio che errori o omissioni potessero penalizzare alcuni nuclei familiari.

COSA CAMBIA CON IL MESSAGGIO INPS N. 592

La principale novità introdotta dal Messaggio 592/2015 riguarda proprio l’attribuzione automatica del coefficiente per i carichi di cura. In particolare, il coefficiente di 0,40 sarà ora riconosciuto d’ufficio ai componenti maggiorenni del nucleo familiare che si occupano di persone con disabilità o minori di tre anni, anche in assenza di una specifica dichiarazione nella domanda. Questo significa che:

Questa modifica rappresenta un passo importante per rendere più accessibile e rapido il riconoscimento dell’ADI, garantendo una maggiore tutela per le famiglie che si prendono cura di persone in condizioni di fragilità.

L’intervento dell’INPS semplifica l’accesso all’Assegno di Inclusione e assicura che i nuclei familiari con carichi di cura ricevano l’adeguato sostegno senza dover affrontare procedure burocratiche complesse. Questo aggiornamento risponde alle esigenze di maggiore equità e automatismo nell’erogazione del beneficio, contribuendo a migliorare l’efficacia della misura e a garantire un supporto concreto alle famiglie più vulnerabili.

Per ulteriori dettagli sull’Assegno di Inclusione e sulle modalità di richiesta, è possibile consultare l’articolo di approfondimento pubblicato su Osservatorio Malattie Rare.

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