La video-intervista alla prof.ssa Raffaella Origa, presidente SITE (Società Italiana Talassemie ed Emoglobinopatie)
Quando la professoressa Raffaella Origa decise di iscriversi in medicina, lo fece con l'ambizione di diventare psichiatra. Poi, due incontri cambiarono i suoi progetti: “L'ultimo esame del corso di laurea era quello di Pediatria, con il grande professor Antonio Cao, pediatra ed esperto a livello mondiale di talassemia. Nacque tra noi un grande feeling, così decisi di occuparmi di pediatria. Lui mi affidò al professor Renzo Galanello, con cui avevo un rapporto meraviglioso: è stato il mio maestro e mi ha instradato all'amore verso le persone con questa patologia; un amore che non è mai finito”, ha raccontato nel corso della video-intervista realizzata da OMaR con il contributo non condizionante di Agios Pharmaceuticals (clicca qui o sull’immagine dell’articolo per guardare il video).
Oggi l'esperta è presidente della SITE (Società Italiana Talassemie ed Emoglobinopatie) e professore associato di Pediatria presso l'Università di Cagliari. “Nella talassemia, come in altre patologie, per fortuna ci sono state tante rivoluzioni. I pazienti, che prima erano prevalentemente bambini, adesso possono diventare adulti e anziani, con una quotidianità che è sempre più simile a quella di chi non ha la malattia. Stiamo aspettando la terapia genica [indicata sia per la talassemia che per l'anemia falciforme e attualmente non ancora approvata da AIFA, anche se in Italia si sta già lavorando all'accesso anticipato al farmaco, N.d.R.]. Questo trattamento, però, consentirà la guarigione solo in una parte dei pazienti; per gli altri speriamo che un'opportunità sia costituita da farmaci che possono ridurre la frequenza delle trasfusioni. Uno di questi, utilizzabile per via sottocutanea, è già disponibile; ne stiamo aspettando un altro che invece è utilizzabile per via orale e che attualmente è in sperimentazione con ottimi risultati”, prosegue.
Nel corso della carriera di un medico, sono tante le storie da raccontare e le persone che restano nel cuore. “Se penso ai momenti più belli, è davvero coinvolgente quando le pazienti con talassemia diventano madri: spesso io sono in sala parto con loro ed è un'emozione pazzesca. In quel momento do loro la mano ed è una condivisione meravigliosa, una grande gioia. Mi sento un po' la zia di tutti questi nuovi bambini, perché ho seguito le loro mamme da quando erano ragazze e prima bambine”, conclude la prof.ssa Origa. “Per quanto riguarda invece i ricordi tristi ed emozionanti, non posso che pensare ai pazienti che non ci sono più e che prima di andare via mi hanno detto o scritto delle frasi bellissime, che oggi mi spingono ad andare sempre avanti anche per loro”.