Queste patologie colpiscono 60 milioni di europei e sono responsabili di oltre 1,7 milioni di decessi all'anno nel continente
Bruxelles (Belgio) – L'Unione Europea chiede un maggiore impegno per la salute cardiovascolare del continente, e un primo passo in questo senso è l'approvazione, lo scorso 3 dicembre, delle conclusioni del Consiglio dell'UE.
Il Consiglio, nel documento, ha presentato infatti una serie di misure tese a migliorare la salute cardiovascolare nell'UE: il rafforzamento della prevenzione primaria e secondaria, la diagnosi precoce, lo screening e l'ottimizzazione della gestione e dell'assistenza riabilitativa per queste patologie. Le azioni raccomandate dal Consiglio invitano gli Stati Membri ad ampliare i programmi di screening per i fattori di rischio cardiovascolare, ad affrontare gli ostacoli socioeconomici e ambientali e ad aumentare l'accesso a una terapia su misura per le esigenze dei pazienti e delle famiglie.
Le malattie cardiovascolari colpiscono il sistema cardiaco e circolatorio e comprendono insufficienza cardiaca, ictus, disturbi del ritmo cardiaco, ipertensione e cardiomiopatia. Sono la principale causa di morte nell'UE e nel mondo: colpiscono oltre 60 milioni di europei, sono responsabili di oltre 1,7 milioni di decessi all'anno nel continente e costano alla sua economia circa 282 miliardi di euro ogni anno.
Il documento del Consiglio si basa sulla discussione che si è tenuta lo scorso 24 luglio a Budapest, nel corso della riunione informale dei ministri europei della Salute. Il testo approvato riconosce la portata della sfida e condurrà l'UE a intensificare i piani e le risorse che corrispondono a questo immenso onere sanitario ed economico. Particolarmente incoraggiante è stato l'impegno, espresso dal neo-nominato Commissario per la Salute, Olivér Várhelyi, di trasformare queste conclusioni in un nuovo piano europeo per la salute cardiovascolare. “Ridurre l'onere delle malattie non trasmissibili, in particolare di quelle cardiovascolari, è infatti una delle priorità della presidenza ungherese”, ha aggiunto.
“Le malattie cardiovascolari hanno ripercussioni devastanti sugli individui e sulle famiglie, eppure nella maggior parte dei casi è possibile prevenirle affrontando i fattori di rischio sottostanti mediante scelte di vita più salutari”, ha dichiarato Péter Takács, sottosegretario di Stato ungherese per la Salute. “Lo screening e un migliore accesso al trattamento sono elementi essenziali per ridurre l'impatto delle malattie cardiovascolari. Le conclusioni del Consiglio rispecchiano il nostro impegno a migliorare la salute cardiovascolare in tutta l'UE”.
“L'identificazione e la diagnosi precoce, l'intervento tempestivo, una migliore gestione dei pazienti con malattie cardiovascolari e, infine, una forte attenzione alla prevenzione e alla riabilitazione si tradurranno in una significativa riduzione delle morti premature in Europa”, ha affermato il prof. Thomas F. Lüscher, Presidente della Società Europea di Cardiologia (ESC), e Segretario dell'Alleanza Europea per la Salute Cardiovascolare (EACH). “Questo è molto importante per gli individui, le loro famiglie e i loro amici. Allo stesso tempo, è importante per la società nel suo complesso. Il piano europeo per la salute cardiovascolare svolgerà un ruolo essenziale nel migliorare la vita e gli esiti di salute dei cittadini, consentendo loro di partecipare attivamente e contribuire alla società”.
Le conclusioni del Consiglio invitano la Commissione Europea a garantire finanziamenti adeguati e a mappare le azioni per la salute cardiovascolare in modo integrato, attraverso cure primarie, secondarie e terziarie. I provvedimenti proposti includono la promozione di misure di prevenzione basate sulle evidenze, lo sviluppo di trattamenti innovativi e l'utilizzo di strumenti di salute digitale per una migliore integrazione dei dati e della ricerca. Queste azioni mirano a ridurre i fattori di rischio comuni sia alle malattie cardiovascolari che ai tumori, come cattiva alimentazione, uso di tabacco, consumo eccessivo di alcol e inattività fisica.
Il documento, infine, raccomanda di realizzare delle campagne di salute pubblica per migliorare l'alfabetizzazione sanitaria ed espandere l'accesso ai defibrillatori automatici esterni (DEA) negli spazi della comunità. Questi sforzi, insieme agli impegni a favore di interventi di salute ambientale come la riduzione dell'inquinamento atmosferico e acustico, riflettono una strategia più ampia che intende affrontare le cause profonde delle malattie cardiovascolari.
Leggi il documento completo approvato dal Consiglio UE (in inglese).