Milano – Janssen Research & Development, partner di sviluppo di Bayer, ha presentato domanda supplementare alla FDA, l’Autorità regolatoria statunitense, per l'autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco rivaroxaban, in associazione ad aspirina a basso dosaggio, per il trattamento di pazienti con coronaropatia (CAD) e/o arteriopatia periferica (PAD) cronica.
Si stima che ogni anno la mortalità per malattie cardiovascolari, comprese coronaropatie e arteriopatie periferiche, interessi circa 17,7 milioni di persone. Inoltre, chi soffre di malattie cardiovascolari ha un’aspettativa di vita ridotta di oltre 7 anni. Le coronaropatie e le arteriopatie periferiche sono causate da aterosclerosi, una malattia cronica progressiva caratterizzata da un accumulo di placca nelle arterie. Chi soffre di queste patologie è a rischio di eventi trombotici che possono comportare disabilità, perdita degli arti e decesso.
La domanda inoltrata alla FDA si basa sui risultati dello studio di Fase III COMPASS. Nella sperimentazione, il trattamento con rivaroxaban al dosaggio vascolare di 2,5 mg due volte/die più aspirina 100 mg una volta/die ha dimostrato una significativa riduzione di ictus (42%) e di mortalità per cause cardiovascolari (22%) rispetto ad aspirina 100 mg una volta/die. La terapia ha anche dimostrato una significativa riduzione per l’endpoint composito d’efficacia, costituito da eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE), ed è stata associata a un miglioramento del 20% del beneficio clinico netto, definito come riduzione di ictus, infarto e mortalità per cause cardiovascolari, rispetto al rischio di danno irreversibile, definito come insieme di tutti gli eventi di sicurezza fatali o irreversibili.
Le percentuali d’incidenza di eventi emorragici sono state basse e, aspetto importante, nonostante un aumento di emorragia maggiore non si è avuto un aumento significativo di emorragia fatale, né di emorragia intracranica. Nella popolazione di pazienti con arteriopatie periferiche, si è avuta una significativa riduzione dell’insieme di eventi avversi maggiori che hanno interessato gli arti (MALE), e di tutte le amputazioni maggiori di causa vascolare.
“La presentazione di questa domanda rappresenta un importante passo avanti per affrontare gli effetti spesso devastanti delle coronaropatie e arteriopatie periferiche”, ha dichiarato Joerg Moeller, Responsabile Sviluppo e Membro del Consiglio Direttivo della Divisione Pharmaceuticals di Bayer AG. “Se verrà approvata, l’associazione di rivaroxaban al dosaggio vascolare e aspirina offrirà a milioni di pazienti che vivono con coronaropatia e/o arteriopatia periferica un’opzione terapeutica efficace”.
Lo studio COMPASS fa parte dell’ampio programma di valutazione di rivaroxaban che, al suo completamento, avrà compreso oltre 275.000 pazienti tra studi clinici e studi 'real life'. Oltre a COMPASS, Bayer sta valutando rivaroxaban in altri studi nell’ambito delle malattie cardiovascolari e della protezione vascolare, tra cui gli studi VOYAGER PAD (pazienti con PAD sottoposti a interventi alle arterie periferiche) e COMMANDER-HF (pazienti con scompenso cardiaco cronico e coronaropatia significativa).